by Arlind R. 1^AER – Fagagna (UD)
Istituto Nobile Aviation College

Quest’anno ci siamo giocati il matchball.
Per l’emergenza del coronavirus il campionato di tennis a Montecarlo è rinviato ad aprile dell’anno prossimo. In Russia, nonostante la pandemia, i campi da gioco rimangono aperti solo ai giocatori, poiché nel paese si sono riscontrati pochi casi di contagio.
Il divulgarsi del virus ha fermato anche il tennis collegiale, sport praticato soprattutto nelle università statunitensi.
Tutto ciò succede mentre arriva la notizia del primo caso di Covid-19 nel mondo tennistico, Thiago Seyboth Wild, una ragazza di 20 anni di origine brasiliana.
Ma la partita non è finita.
I campioni del tennis scendono in campo per combattere il coronavirus.
Novak Djokovic, il numero uno, lancia un messaggio di vicinanza all’Italia, paese che ha sempre amato, di rimanere nelle proprie abitazioni fino alla fine della pandemia.
Magari al tie-break, ma vinceremo.
Il presidente dell’ATP (Associazione Tennis Professionisti) Andrea Gaudenzi ha parlato del tennis mondiale condizionato dalla pandemia. L’intenzione sarebbe stata quella di giocare il Grande Slam prima di fine anno. Quest’ultimo indica la vittoria dei quattro tornei di tennis più importanti disputati annualmente: Australian Open, Open di Francia, U.S. Open, Torneo di Wimbledon.
Purtroppo, Wimbledon, il più antico evento dello sport in questione, vista la situazione dell’ epidemia, decide di alzare bandiera bianca e con grande dispiacere annuncia il rinvio del torneo al prossimo 21 luglio 2021.